La festa in piazza

(sale 5 – 6 – 7)

Tra tutti i temi che descrivono l’immagine di Roma tra Sei e Ottocento, il più noto e certamente il più connaturato alla politica del consenso promossa dai Papi è quello della festa, in tutte le sue declinazioni.  Dalla cerimonia religiosa alle mascherate del Carnevale, dai tornei cavallereschi al gioco delle bocce, dalle entrate trionfali di illustri personaggi politici al saltarello ballato in piazza dalle contadine di ritorno dalla vendemmia.

Veduta su Piazza Navona © Mimmo Frassineti

Seguendo la tradizione classica dei trionfi degli imperatori, il “possesso papale” – cioè il corteo che accompagna il papa appena eletto dal Vaticano al Laterano – si snoda all’interno della città seguendo un itinerario preciso e ben studiato, che lambisce i luoghi più significativi della storia di Roma.

Ma ogni occasione è buona per fare festa e non occorrono palchi e teatri, perché è la città stessa a fornire quinte spettacolari e scenari di sicuro impatto emotivo. Basti pensare ai resti dell’antichità classica o ai monumenti della cristianità, con le piazze e gli obelischi a fare da proscenio.

Così Roma diviene quel “gran teatro del mondo” di cui narrano le fonti e che scopriamo nelle molte incisioni di corredo ai progetti di architetti, scenografi e letterati chiamati a inventare straordinari apparati effimeri di sicuro effetto e duratura memoria.

Felici soluzioni che molto spesso si trasformeranno in architetture stabili e durature, contribuendo non poco all’affermazione del gusto e della sensibilità del Barocco

Ingresso a Roma da Porta del Popolo dell’ambasciatore veneto Nicolò Duodo
Painting

Artista attivo a Roma nella prima metà del XVIII secolo

post 1714
Arrivo al Quirinale dell’ambasciatore veneto Nicolò Duodo
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Artista attivo a Roma (primo quarto del XVIII secolo)

post 1714
Innocenzo X Pamphilj conferisce il cappello cardinalizio a Fabio Chigi
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Pier Leone Ghezzi (Roma 1674 - 1755), attribuito

1724 circa
Clemente XI Albani conferisce il cappello cardinalizio a Giulio Alberoni
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Pier Leone Ghezzi (Roma 1674 - 1755), attribuito

1724 circa
L'albero della cuccagna sulla piazza del Campidoglio per la festa del Calendimaggio
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Agostino Tassi (Ponzano Romano 1578 - Roma 1644)

1631 - 1632
Giostra del Saracino a Piazza Navona nel Carnevale del 25 febbraio 1634
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Andrea Sacchi (Nettuno 1599 - Roma 1661) Filippo Gagliardi (Roma 1606/08 – 1659) Vincent Leckerbetien detto Manciola (Anversa 1595 - 1675)

1634 - 1644
Arco trionfale eretto a ponte Sant'Angelo per la festa della Federazione del 20 marzo 1798
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Felice Giani (San Sebastiano Curone 1758 - Roma 1823)

1798
Altare patrio in piazza San Pietro per la festa della Federazione
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Felice Giani (San Sebastiano Curone 1758 – Roma 1823)

1798
La mossa dei barberi in piazza del Popolo
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Bartolomeo Pinelli (Roma 1781 - 1835)

1821
"Saltarello" notturno delle "mozzatore" in piazza Barberini
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Bartolomeo Pinelli (Roma 1781 - 1835)

1821 circa