Il teatro di Luca Ronconi e la città di Roma (parte I)

Scenari sulla produzione teatrale a Roma tra anni '60 e '70.
Conferenza nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale.
Il mestiere dello storico del teatro. Con Ilaria Lepore, Sapienza Università di Roma
Il programma si articola in due incontri che invitano a una riflessione sul legame tra la città di Roma e Luca Ronconi (1933-2015). Lungo tutta la sua carriera, il regista non ha mai arrestato il suo dialogo con l’idea e le forme dello spazio, costruendo un modo tutto singolare di abitare la scena, la città e le parole.
L’incontro del 13 maggio è dedicato alla ricostruzione delle attività delle due cooperative, con sede a Roma, Teatro Libero e Cooperativa Tuscolano, con cui Luca Ronconi firma le sue regie tra anni Sessanta e Settanta. Dall’Orlando Furioso (1969) a Utopia (1975), Ronconi e il suo “gruppo” - più di 60 tra attori, tecnici, organizzatori e collaboratori - sperimentano non solo nuovi linguaggi ma anche nuovi sistemi di produzione dello spettacolo. Il modello cooperativo, alternativo ai sistemi tradizionali, assume infatti un valore programmatico incisivo, dovendo prevedere spazi, obiettivi, forme e linguaggi che ridisegnano il rapporto tra teatro e territorio, tra teatro e pubblico. I principi della cooperazione applicati al fare teatro (autonomia di gestione, libertà creativa, ibridazione delle professioni, una particolare attenzione alla partecipazione politica e civile) diventano motore di prospettiva e cambiamento, e costituiscono il banco di prova di quel modello “laboratoriale” che Ronconi sperimenterà più compiutamente a Prato e che si imporrà anche a livello nazionale.
L’attività di Ronconi col Teatro Libero, prima, e la Cooperativa Tuscolano, poi, è da inserire nel più ampio contesto di rinnovamento della cultura teatrale (e non solo) nella Roma degli anni Sessanta. Roma è, infatti, la città d’Italia in cui la presenza di un circuito alternativo di creazione e di ricerca di un nuovo teatro si impone con maggiore forza, forse anche in ragione dell’assenza di quell’istinto monopolistico, organizzativo e artistico, storicamente legato all’identità di un Teatro Stabile, che proprio a Roma non aveva ancora raggiunto una piena identità culturale.
Ilaria Lepore è ricercatrice presso il Dipartimento di Lettere e Culture Moderne di Sapienza Università di Roma. Ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale nel 2024. I suoi studi si concentrano essenzialmente su: la storia del teatro francese del Settecento (generi drammatici, arte dell’attore, studio socio-critico dei sistemi di produzione) cui ha dedicato una monografia dal titolo Marc-Antoine Legrand e il teatro polemico nella Parigi di primo Settecento (Lithos editore, Roma, 2019); le intersezioni tra teatro e autobiografia dal Settecento fino all'epoca contemporanea; la questione degli archivi del teatro e delle sollecitazioni pratiche e teoriche che derivano dal trattamento degli stessi.
Ha recentemente curato, con Marta Marchetti, Cantiere Ronconi. Tracce, memorie, spettacoli, n. 224 della rivista Engramma (maggio 2025) e per Carocci, Intorno a Salome. Arti performative in Europa tra la fine dell’Ottocento e le avanguardie storiche (2024), oltre a numerosi altri saggi in italiano, francese, inglese.
Informazioni
Martedì 13 maggio 2025
ore 16.30
La partecipazione alla conferenza in presenza è libera fino a esaurimento dei posti disponibili.
È consigliata comunque la prenotazione allo 060608, entro le ore 19.00 del giorno antecedente la conferenza. In caso di disponibilità le persone possono aggiungersi anche il giorno stesso sul posto.
I prenotati sono invitati a presentarsi entro le ore 16.15. Non è garantito l’accesso alla conferenza a coloro che arriveranno dopo le 16.30.
L’ingresso è gratuito ed è possibile solo dopo aver ricevuto da parte dell’accoglienza un bollino identificativo.
Si specifica che l’ingresso è gratuito solo nell’area prevista per la conferenza. Le mostre allestite nel museo potranno essere visitate previa esibizione del biglietto di ingresso secondo tariffazione vigente. Per i possessori della MIC card è possibile acquistare un biglietto ridotto “solo Mostra”.
Tel 060608 attivo tutti i giorni 9.00-19.00
Massimo 60 partecipanti
Modalità di annullamento per i prenotati
In caso di impossibilità a partecipare all’attività prenotata, è necessario comunicare la disdetta tramite email al seguente indirizzo: disdetta.visite@060608.it (dal lun.al giov. ore 8.30 – 17.00/ ven. ore 8.30 – 13.30). In alternativa, è necessario chiamare il Contact Center 060608 (attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00)
Organizzazione: Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura